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COSMIN MANN: L’ARTE REALISTICA CHE NASCE DA UN’EMOZIONE.

Cosmin Mann, giovane artista iperrealista, si sta imponendo come figura di spicco sulla scena dell’arte contemporanea per la sua grande mano, perfezione e poesia.

Un percorso, quello artistico, nato quasi per necessità. Il disegno è stato fin da piccolo il suo modo naturale per esprimersi, raccontarsi ed, a suo modo, ordinare la linea temporale della sua vita.


Già da bambino, disegnava cartine geografiche enfatizzandone la distinzione tra colori e contrasti.

Arriva in Italia all’età di otto anni, non ricordava nulla degli anni precedenti. 

Ricorda perfettamente che del suo vissuto, per tracciarne le memorie fotografiche, fosse più facile usare il disegno che provare a scriverle, motivo per il quale la sua calligrafia era illeggibile e, in un certo senso, ancora oggi annaspa un po’. 


Una maestra, Maria Luisa, aveva visto in lui però qualcosa di vero e autentico nel suo mondo artistico e, quindi, lo ha sempre spronato a percorrere quella via. 

Cosmin Mann, se all’inizio voleva seguire il percorso di studi legato alle lingue, perché aveva un ottimo orecchio per la fonetica e l’apprendimento orale, alla fine scelse l’arte e per lui fu una benedizione. 


Per lacune oggi risolte, ai tempi si volle differenziare fin da subito: se gli altri usavano il foglio bianco, lui disegnava sul formato nero. Non un semplice vezzo, ma un suo modo per narrare al mondo la sua unicità! Un cuore grande, attento al prossimo, ma un po’ ribelle.


Intraprende il triennio universitario e tutti scelgono di appoggiarsi a Cosmin per i loro bozzetti; la tesi? Disegnata interamente a mano!

Entra nel master del gruppo Volkswagen, scegliendo il segmento dell’interior: riprodurre a mano il ricamo di un volante lo emozionava di gran lunga rispetto agli esterni.

Dopo il diploma di secondo livello entra nell’azienda di famiglia, ma dopo qualche anno sente che gli mancava qualcosa che lo facesse stare stare davvero bene. 


Per molti anni smise di disegnare ma, nel settembre del 2024, entra nella caffetteria “Pascucci” in Piazza Duca D’Aosta a Milano e, quasi per magia, disegnò un cornetto alla crema. 

Una ragazza lo vede e lo fece chiamare da Adrian, il loro bodyguard, che gli chiese di avvicinarsi a Marina, persona pacata e molto introversa, una di quelle persone a cui fa davvero piacere chiedere all’altro come si sente.

Gli chiese se poteva disegnarle Thiago, uno dei due gatti e che oggi, in un certo senso, è il trionfo e il pretesto della ripresa di Cosmin Mann nella sua carriera di artista.

Glielo consegnò e la sensazione ed emozione provata dopo tutte quelle ore trascorse a disegnarlo, sono statemeravigliose!


Riprese così a disegnare tutti i giorni.


Oggi lavora molto su commissione, con la sensibilità di chi ha capito che per poter ritrarre un animale, o degli occhi impressi su carta, o un qualsiasi soggetto, è indispensabile conoscere alcuni tratti della personalità dell’individuo che ti commissiona il lavoro. 


Un’opera iperrealistica non è solo un disegno, ma è un qualcosa di vivo, che contiene vite, storie, momenti, gioie, dolori ed emozioni infinite.

I dettagli dietro le micro-espressioni, i giochi di luce e ombre sono come tratti dell’individualità, ed è indispensabile conoscerle perché sulla carta affiori “quella luce” che Cosmin “scolpisce” sulla carta.

Instagram: cosminmannart

https://www.instagram.com/cosminmannart?igsh=MWJreWVjeHZwdDdoYg==

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