Artista poliedrico e instancabile creativo, Fabio Varrone, conosciuto con il nome d’arte Anarchybrain Rocknation, ha attraversato il mondo dello spettacolo in tutte le sue forme: dalla musica alla radio, dalla scrittura al cinema. In questa intervista ci racconta la sua storia, le sue passioni e i suoi sogni.
Fabio, ci parli di te? Vorremmo conoscerti meglio.
Ciao a tutti! Mi chiamo Fabio Varrone, in arte Anarchybrain Rocknation. Ho iniziato la mia carriera come musicista nel 1992, ma nel corso degli anni ho sperimentato molto: ho lavorato in radio, fatto doppiaggio, scritto libri, pubblicato oltre 130 album, collaborato con nomi importanti, recitato come attore, disegnato come fumettista e condotto programmi televisivi. L’arte, in tutte le sue forme, è sempre stata la mia vita.
Qual è il tuo lavoro attuale? Ti piace o avresti voluto fare altro?
Attualmente continuo a svolgere l’attività di musicista e conduttore televisivo, due ruoli nei quali mi trovo perfettamente a mio agio. Non avrei mai voluto fare altro: sin da bambino sognavo di entrare nel mondo dello spettacolo, ed è rimasto il mio unico grande sogno, quello che ho inseguito e realizzato passo dopo passo.
Oltre alla musica e alla TV, quali sono le tue altre passioni?
Una delle mie più grandi passioni è il cinema, che amo profondamente. Mi piace anche dipingere, anche se non mi considero un grande pittore come tanti altri. Inoltre, nel tempo libero mi dedico al mio hobby da radioamatore, un modo per curiosare e scoprire le mille sfumature del mondo che ci circonda.
Pratichi sport?
Sì, sono un ex pugile. In passato ho praticato anche calcio, nuoto e molti altri sport. Oggi mi dedico più che altro alla ginnastica fisica, per mantenermi in forma e in equilibrio con me stesso.
A cosa stai lavorando in questo periodo?
Ho terminato da circa un anno un album in stile Pink Floyd, al quale tengo moltissimo. È un doppio album che rappresenta un viaggio musicale e personale in cui ho messo tutto me stesso. Sto cercando un’etichetta estera che possa pubblicarlo e promuoverlo fuori dall’Italia, perché sento il bisogno di comunicare la mia musica al mondo.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Il mio sogno più grande è vedere un mondo in pace, senza guerre, dove le persone imparino ad apprezzare l’arte e i valori autentici della vita, e non le apparenze o le “finte vetrine” a cui siamo abituati in TV.
Un altro sogno, altrettanto importante, è far arrivare la mia musica al mondo intero: condividere emozioni vere e universali attraverso le note, che sono la mia voce più sincera.


